venerdì 18 marzo 2011

Star Antiatomiche

John Lennon e Yoko Ono

Il rischio di fusione atomica che incombe sul Sol Levante e con esso, su tutto il mondo,richiama il dramma di Chernobyl e l'incubo delle radiazioni mortali. L'inesorabile esaurirsi del petrolio e la necessità di porre un freno al surriscaldamento terrestre, ultimamente hanno indotto numerosi stati a guardare con maggiore attenzione all'energia nucleare ma oggi, l'energia nucleare non sembra affatto così sicura come si pensava. Anzi.

Come sempre, le celebrities giocano un ruolo importante per mobilitare le coscienze: tramite Twitter o grazie a specifiche campagne tematiche, molte star hanno prestato la propria visibilità per raccogliere fondi e sottolineare i rischi dell'energia nucleare – sia quella civile che quella militare – donando grande visibilità ad un tema davvero spinoso.

Il presidente Barack Hussein Obama, ottenne grandi consensi elettorali soprattutto fra i giovani e fra i suoi temi caldi – accanto alla volontà di interrompere i conflitti in Afghanistan e Iraq – c'è proprio la volontà di ridurre e progressivamente dismettere l'arsenale atomico. Ovviamente di comune accordo con le altre potenze mondiali.

La regina Noor di Giordania – consorte di re Hussein fra il '78 e il '99 – si è sempre distinta per il suo impegno umanitario ed è attualmente una dei portavoce del movimento Global Zero che si batte proprio per bandire le armi nucleari. Anche la star hollywoodiana Michael Douglas ha sposato la stessa causa con fervore. Douglas siede nel consiglio direttivo della Ploughshares Fund, si è impegnato attivamente in tal senso anche presso l'ONU dove, dal 1998, figura fra i suoi messaggeri di pace.

Anche la nota attrice e produttrice statunitense Barbra Streisand è impegnata in prima persona con la propria fondazione per il disarmo nucleare e nel 2007 ha donato oltre 17 milioni di dollari alla causa.



Il mondo della moda certo non resta a guardare. Vivienne Westwood è da sempre in prima linea, nota per il suo anticonformismo e le sue posizioni anti-nucleari. Durante una delle sue clamorose proteste dichiarò: "Gli scienziati hanno avvertito siamo già oltre il punto di rottura. Contro le armi nucleari e i loro enormi rischi, possiamo fare appello solo all'opinione pubblica".

Anche la super top-model Christie Brinkley, ex moglie di Billy Joel,si è recentemente schierata apertamente contro il nucleare, a favore di una campagna mediatica imparziale: “I bambini sono così innocenti ma sono sempre le prime vittime”. Lo stesso messaggio è alla base del lavoro di Oksana Grigorieva per la fondazione Chernobyl International Children, denunciando gli orrori derivanti da Chernobyl e le drammatiche malformazioni genetiche che tutt'oggi affliggono migliaia di bimbi ucraini.

L’ex modella e moglie di Mick Jagger, Bianca, segue quotidianamente l'evolversi della situazione in Giappone e denuncia il rischio nucleare sul proprio profilo Twitter. Negli anni, dopo il divorzio, Bianca ha preso posizione circa le emergenze umanitarie e nel 2006 è stata premiata dalla Nuclear Age Peace Foundation che ha consacrato il proprio impegno contro l'uso dell'energia atomica.


Il mondo della musica è probabilmente il più fermamente mobilitato contro il nucleare. La cantante britannica Annie Lennox, leader degli Eurythmics ha sempre espresso il proprio dissenso verso il nucleare. Allo stesso modo, Bruce Springsteen, sin dal lontano 1979, ha preso parte al movimento No Nuke, per contestare l'uso di energia nucleare dopo l'incidente incorso alla centrale nucleare statunitense di Three Mile Island. Proprio l'incubo di quell'incidente ha risvegliato i più che comprensibili timori nel popolo americano.

Sting, Robert Downey Jr., Sinead O'Connor, Trudie Styler, Angélique Kidjo (già ambasciatrice UNICEF) e diversi altri artisti hanno partecipato al cd Prayer Cycle 2: Path To Zero i cui proventi sono stati devoluti al progetto Global Zero. Il produttore Jonathan Elias ha chiarito il messaggio dietro questo progetto, affermando: "Molti attivisti-celebrità hanno dato il proprio contributo per donare speranza ad un mondo che vive sotto l'incombente minaccia nucleare. Un'eredità che lasciamo ai nostri figli nella speranza che loro sappiano far meglio di noi".

Ovviamente non poteva mancare Yoko Ono che, al fianco di John Lennon,protestò contro la guerra in un candido letto bianco. Nel 2009 è stata organizzata una Marcia Mondiale per la pace che è cominciata ad ottobre ed è terminata nel gennaio del 2010, attraversando 95 paesi.Uno dei temi più importanti era proprio la richiesta di disarmo nucleare immediato: "Ciascuno di noi può cambiare il mondo – ha affermato Ono – bisogna impegnarsi per la pace. Adesso".


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